Perché fare la migrazione di un sito Web

Sono molteplici i motivi che possono spingere a trasferire un sito o riprogettarlo completamente: tra i più frequenti citiamo il passaggio al protocollo HTTPS (che ormai dovrebbe essere uno standard minimo), la necessità di un rebranding e di una nuova identità aziendale, la scelta di rendere il sito più veloce e mobile-friendly o la comparsa di nuovi obiettivi di digital marketing raggiungibili appunto con un cambio di strategia.

le tipologie più semplici e comuni

La tipologia più semplice di migrazione è il cambio di dominio o rebranding (compresa la trasformazione dell’estensione); anche la migrazione grafica e il restyling del layout del sito non dovrebbero comportare particolari rischi (un esempio è la sostituzione del template di WordPress o la sua implementazione), così come ormai dovrebbe essere liscio il processo di migrazione da HTTP a HTTPS.

Come eseguire una migrazione di server in sicurezza

Trasferire un sito da un hosting all’altro senza avere disservizi. Se trascurati, i seguenti aspetti potrebbero provocare downtime molto lunghi, superiori alle 24 ore:

Fare una prima copia del sito completo dal vecchio hosting al nuovo hosting, utilizzando uno dei tanti plugin per fare backup & restore del sito web, soprattutto in ambiente WordPress.
Testare bene il sito web sul nuovo hosting e lanciare uno stress test al sito con il nuovo indirizzo IP, sfruttando il file “hosts” del computer; così potremo vedere perfettamente come funzionerà il sito quando la migrazione sarà completata.
Fare una scansione completa del sito per verificare eventuali errori che precedentemente non sussistevano.
Completate le prime operazioni, se è passato troppo tempo bisogna ricopiare il sito web o almeno il database e le immagini caricate di recente.
Spostare l’IP del sito web dal pannello del gestore del DNS; non disattivare il vecchio hosting poiché potrebbero essere necessarie svariate ore per aggiornare l’IP nuovo.

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