Pixel Facebook, mai sentito parlare?

Pixel Facebook, mai sentito parlare?

In questo articolo ti spiego cosa è ed a cosa serve il pixel di monitoraggio di Facebook.

Il pixel di monitoraggio delle conversioni di Facebook è probabilmente uno degli strumenti più utili per monitorare l’andamento di una campagna pubblicitaria Facebook e verificarne l’efficacia.

A prima vista può sembrare complesso, ma tecnicamente si tratta semplicemente di qualche riga di codice da inserire all’interno del tuo sito web.

Ma a cosa serve concretamente il pixel di Facebook? Prima di tutto è importante sapere che ad oggi ne esistono tre tipologie:

  1. Pixel del pubblico personalizzato
    Utile per creare campagne di Remarketing o Retargeting, tiene memoria di tutti gli utenti che visitano le pagine del tuo sito dove è stato inserito il pixel. Una volta che un utente entra in Facebook con il suo account, il pixel li “insegue” mostrandogli (o non mostrandogli, a seconda della strategia usata) i tuoi annunci pubblicitari… inquietante vero?
  2. Pixel di monitoraggio delle conversioni
    Viene inserito in una specifica pagina e ti permette di capire se una campagna Facebook sta generando risultati positivi. A differenza del precedente, che è univoco per tutte le pagine in cui viene inserito, in questo caso bisogna generare un codice per ogni evento che si vuole monitorare.ATTENZIONE: Il pixel di monitoraggio delle conversioni verrà dismesso a metà 2016.
  3. Pixel di Facebook
    A tutti gli effetti è il sostituto del “vecchio” pixel di conversione, di cui eredita ed amplia tutte le caratteristiche unendole a quelle del pixel per il pubblico personalizzato; da adesso si può infatti utilizzare esclusivamente questo per svolgere entrambi i compiti.

Prima la strategia, poi i Facebook Pixel

Prima di utilizzare uno strumento è importante capire cosa bisogna farne e definire uno scopo. Per quale
motivo vuoi inserire il Pixel di Facebook all’interno del tuo sito internet? Pensa prima alla strategia, decidi quali dati vuoi tracciare e quali vantaggi puoi trarne analizzando i risultati.

Vediamo insieme un semplicissimo esempio: ipotizza di lanciare una campagna pubblicitaria tramite Facebook ADS, composta da un banner che porta il tuo utente ad una Squeeze Page il cui scopo è convincerlo a registrarsi alla tua newsletter.

In questo caso il pixel di Facebook deve essere inserito all’interno della “ThankYou Page” che l’utente visualizzerà una volta iscritto, così che potrai avere un preciso riepilogo di quanti utenti hanno cliccato sul banner e quanti sono stati convertiti in nuovi iscritti. Unendo questi dati ad un’analisi della Landing Page riuscirai a capire se ci sono problemi, quale può essere la causa e come migliorare le conversioni.

Tutto qui? In verità no, inserendolo adeguatamente in un e-commerce è possibile monitorare quali utenti provenienti dalla pubblicità su Facebook hanno inserito un oggetto nel carrello o nella lista dei desideri, quanti hanno iniziato la procedura per l’acquisto e molto altro.

Facebook pixel in WordPress

Inutile dirti che se utilizzi un CMS come WordPress o Joomla ci sono degli appositi plugin che ti permettono di inserire il Facebook Pixel senza conoscere una linea di codice.

Il mio consiglio è comunque quello di inserirlo a mano senza appesantire il sito con ulteriori plugin, anche perché la procedura è veramente banale e molti template integrano un’apposita sezione dove inserirlo.

Fai inoltre sempre attenzione a posizionarlo all’inizio della pagina e non alla fine, tra i tag “head”, altrimenti potrebbe non funzionare correttamente.

Ti consiglio inoltre questo plugin per il browser Google Chrome che ti permette di sapere se su una determinata pagina è correttamente inserito il pixel.

E tu hai inserito il Facebook Pixel? O ti affidi ad altri strumenti? Lascia un tuo commento qui sotto e facci sapere la tua strategia.

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